€
50,00
“La
frequentazione ormai più che quarantennale con
i temi e la problematica della media repubblica mi aveva
posto da tempo davanti alla necessità di affrontare
un tema, la moneta, ineludibile per chiunque voglia occuparsi
di questo periodo”.
Così
Filippo Coarelli motiva e presenta il suo impegnativo
lavoro su un tema, le fasi iniziali della moneta a Roma,
a lungo dibattuto e variamente interpretato, e ancora
oggi non del tutto chiarito.
Le
informazioni offerte dalle singole fonti – storiografiche,
letterarie, antiquarie, numismatiche, archeologiche –
sono rilette singolarmente nel loro significato più
proprio, e ricollocate ciascuna al suo posto in un quadro
complessivo assai convincente. Esso riguarda tutte le
serie iniziali della monetazione, dalle romano-campane,
al quadrigato, dall'”oro del giuramento”, all'asse, al
vittoriano, al denario.
Scritto
con lo stile chiaro e diretto proprio di questo studioso,
il libro è di piacevole ed appassionante lettura
*
* *
TRA
I VOLUMI PUBBLICATI
SI SEGNALANO:
-M.
Taliercio Mensitieri cur ., Pompei. Rinvenimenti
monetali nella Regio IX , Roma 2005
(Studi
e Materiali 11)
-F.
De Romanis, S. Sorda curr., Dal Denarius
al Dinar: l'Oriente e la moneta romana.
Atti dell'incontro di studio, Roma 2004 (Roma 2006)
(Studi e Materiali
12)
-M.E.
Alberti, E. Ascalone, L. Peyronel curr., Weights
in Context. Bronze Age Weighing Systems of Eastern Mediterranean.
Chronology, Typology, Material and Archaeological Contexts.
Atti dell'incontro di studio, Roma 2004 (Roma 2006)
(Studi e Materiali
13)
-
Presenza e circolazione della moneta in area vesuviana.
Atti del XIII Convegno, Napoli 2003 (2007)
-R.
Cantilena, Pompei. Rinvenimenti monetali nella Regio
VI, Roma 2008
(Studi e Materiali 14)
-
F. Coarelli, Argentum Signatum. Le origini della
moneta d'argento a Roma, Roma 2013
(Studi e Materiali 15)
-
T. Giove, Pompei. Rinvenimenti monetali nella Regio
I, Roma 2013
(Studi
e Materiali 16)
-N.
Parise, Monete greche d'Italia meridionale, Roma 2014
(Studi e Materiali 17)
-
R. Vitale, Pompei. Rinvenimenti monetali nella
Regio VII, Roma 2015
(Studi e Materiali 18)
-
B. Bacchelli, Collezione Mazzoccolo. Medaglie di Casa
Savoia - La "Storia Melallica" e le Cartoline
Postali
connesse,
Roma 2018 (Studi e Materiali 19)
-
F. Francescangeli, Collezione Mazzoccolo. Medaglie
Papali - Da Urbano I (222-230) a Alessandro VII
(1655-1677), Roma 2021 (Studi e Materiali 20)
-Annali
65
-Annali
66
I
VOLUMI DI PROSSIMA
PUBBLICAZIONE:
-Annali
67
I
VOLUMI IN CORSO
DI STAMPA:
-L.
Breglia, Scritti scelti
(Studi e Materiali
21)
Vedi
anche la voce PUBBLICAZIONI per l'elenco generale delle
opere pubblicate. Per le più recenti tra esse è
disponibile inoltre, in fondo alla stessa voce, il sommario
di ciascuna.
*
* *
Gli
studiosi italiani di numismatica si sono riuniti il 1°
luglio 2005 presso l'Istituto Italiano di Numismatica,
ente pubblico che ha, tra le altre, funzioni di coordinamento
tra i numismatici delle Soprintendenze, delle Università
e degli enti locali, ed hanno espresso il documento che
segue.
Legge
25 giugno 2005, n.109
Documento
Gli
studiosi italiani di numismatica, presa visione della
Legge 25 giugno 2005, n.109, che all'art. 2- decies
modifica il Codice dei beni culturali e del paesaggio
(D.L. 22 gennaio 2004, n.41) relativamente ai beni numismatici,
esprimono il loro totale dissenso nei confronti di detto
art. 2- decies , che giudicano fortemente pregiudizievole
per il futuro degli studi storici ed archeologici, e in
contrasto con il dettato costituzionale che impegna lo
Stato alla tutela del patrimonio culturale comune della
Nazione.
Di
fatto l'art. 2- decies citato, introducendo
una distinzione tra monete antiche di pregio e monete
seriali, ed escludendo queste ultime dall'obbligo di tutela,
ignora che la moneta è di per sé un prodotto
seriale, e che le sue potenzialità come fonte storica
prescindono dalla sua unicità o rarità.
Al contrario è proprio la conoscenza di un numero
elevato di repliche che consente di ricostruire dati quantitativi
sulla entità della produzione delle zecche, e quindi
di riconoscere fenomeni storici, economici e finanziari
del mondo antico.
Va
inoltre rilevato che la moneta non ha importanza soltanto
per sé, ma, come ogni altro reperto archeologico,
assume valore in rapporto al contesto da cui proviene.
In ogni caso anche una singola moneta non di pregio, rinvenuta
occasionalmente o parte di collezione, e priva di dati
di provenienza, è in grado di fornire informazioni
storiche, se letta da uno specialista, l'unico competente
a valutarne l'importanza scientifica.
Pare
quindi assolutamente improprio introdurre norme di tutela
che considerano un bene archeologico, quale è la
moneta antica, soltanto in rapporto al suo valore venale.
D'altro
canto l'esclusione di “ogni obbligo di notificazione alle
competenti autorità”, impedisce qualsiasi controllo
sui materiali ritrovati, favorendo per tale via il commercio
delle monete antiche illegalmente acquisite, e incentivando
gli scavi clandestini. Appare infine assai singolare che
il giudizio sulla “ripetitività” delle monete –
e quello sul diritto all'esenzione dagli obblighi di denuncia
e di notificazione – sia affidato allo stesso detentore
delle monete, e non – come in ogni giudizio avviene –
ad un organo competente e responsabile, come il Ministero
per i beni culturali.
Per
tutti questi motivi si riprova il disposto dalla Legge
n.109, e si esprime il rammarico per il mancato coinvolgimento
nella elaborazione del testo di legge dell'Istituto Italiano
di Numismatica e degli specialisti numismatici che vi
fanno capo. Questi si dichiarano comunque disponibili
a prestare la propria collaborazione per la indispensabile
revisione dell'articolo riguardante i beni numismatici.
Il
Ministro per i Beni e le Attività Culturali ha
emanato un nuovo Decreto-Legge (n.164 del 17 agosto 2005):
“Disposizioni urgenti in materia di attività cinematografica”)
che all'art.4 ritorna sulle disposizioni della precedente
decretazione, e le modifica.
In particolare al
comma 1, numero 3, lettera b abroga il precedente art.2-decies.
Al comma 2 però ne reintroduce i concetti decretando
una modifica al “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.
Esso infatti recita testualmente:
“All'……articolo
10 [del “Codice”], comma 4, lettera b, dopo le parole:
“le cose di interesse numismatico” sono aggiunte le seguenti:
“la cui produzione, in rapporto all'epoca, alle tecniche
e ai materiali, non sia caratterizzata da serialità
o ripetitività”.
Quindi è bensì vero che
l'accertamento della tutelabilità delle monete
è ora attribuito agli organi competenti del Ministero;
ma tutelabili rimangono solo le monete giudicate non seriali
o ripetitive, sulla base di caratteristiche non meglio
definite, di materia, tecnica ed epoca.
Speriamo che nel passaggio alle Camere
per la conversione in legge, il decreto riceva i necessari
miglioramenti.
30
agosto 2005